Così è andato il progetto “Zuppa ESC teams” raccontato da una delle sue partecipantә

 

In vista della 16º edizione del Festival Internazionale della Zuppa di Roma, 18 volontarә internazionali sono arrivatә dalla Spagna, Kosovo, Serbia, Germania, Paesi Bassi, Francia, Svezia, Portogallo, Grecia, Polonia e Italia a “La Città dell’Utopia” per fornire sostegno durante le due settimane precedenti e durante il festival. Mi chiamo Carole, sono una ex-volontaria a lungo termine di SCI Italia, ho avuto il piacere di far parte di questo progetto e vi darò la mia testimonianza attraverso questo articolo.

 

Festival Internazionale della Zuppa di Roma

Nato nel 2001 a Lille, il Festival Internazionale della Zuppa è diventato negli anni un appuntamento imperdibile. Un attivista francese nativo di quella città ha voluto riproporre questo evento a “La Città dell’Utopia” per i suoi valori. Infatti, la zuppa è un piatto popolare e sano, comune ma diverso in ogni cultura. Questa giornata non tratta soltanto di zuppe: è un momento di festa tra le persone dove si incontrano e condividono cibo insieme con musica, laboratori teatrali e altri spettacoli dal vivo. Da allora, La Città dell’Utopia organizza questo festival con l’obiettivo di creare uno spirito di comunità nel quartiere di San Paolo. Da oltre 16 anni accoglie molti artisti e visitatori e soprattutto molte zuppe in gara per il “Mestolo d’oro”.

Questo evento si svolge anche grazie al sostegno di un gran numero di attivistә e volontarә, locali e internazionali, che vengono e aiutano prima e durante il festival. 

 

La prima settimana

Non è la mia prima volta a La Città dell’Utopia quindi conoscevo già il posto e l’organizzazione. Eppure, è stato divertente riscoprirlo attraverso gli occhi degli altri partecipanti. I primi giorni sono stati dedicati alla conoscenza reciproca e alla conoscenza degli spazi. Attraverso giochi e attività  di educazione non-formale abbiamo creato l’accordo di gruppo, visto l’ordine del giorno e il programma delle faccende. 

Sì, vivere tuttә insieme richiede molta organizzazione. Dal momento che condividiamo l’alloggio, è importante che tuttә si sentano a proprio agio e partecipano a farlo. Eravamo divisi in gruppi con un compito diverso ogni giorno: fare colazione, pulire l’ostello, il bagno, prendersi cura della spazzatura, pulire i piatti e cucinare. Siamo stati invitatә a essere il più autonomә possibile. C’era anche un team incaricato di scattare foto.

Nel week-end, La Città dell’Utopia ha tenuto un “mini-campo” (un campo di volontariato che dura due giorni) per aiutare nell’organizzazione degli spazi ed essere pronti per il festival.  Gli attivistә e noi, i partecipantә, eravamo insieme facendo diverse attività come, giardinaggio, pulizia, smistamento, pittura… Dopo questi due giorni di duro lavoro, abbiamo apprezzato la nostra giornata libera. È stata l’occasione per molti di noi di visitare Roma. Questa città ha così tanto da offrire che anche io, che ho vissuto 10 mesi lì, sono andata a vedere posti che non ho mai visto prima.

L’ultimo giorno della prima settimana, abbiamo visitato la cantina Ribelà. Si trova a Monte Porzio Catone, un villaggio vicino a Roma. È stato un ottimo modo per scoprire il vino del Lazio e l’importanza di sostenere i produttori locali. Infatti, La Città dell’utopia è in collaborazione con i produttori locali perché vuole un modo sostenibile ed ecologico di consumare. La frutta e la verdura erano di stagione e acquistati da un partner che ci ha portato a mangiare un sacco di cavolo, ma per fortuna, lo chef ha trovato modi creativi di cucinarlo! 

 

In arrivo il festival

Pochi giorni prima del festival, c’era ancora molto da fare! Più pulizia, più riorganizzazione… Ma anche tutta la comunicazione. Un giorno, abbiamo avuto la missione di fare volantinaggio in diversi quartieri di Roma. Quello che mi è piaciuto di questo compito è che ci ha spinto ad andare dagli abitanti della città e parlare del festival, dei suoi valori e del perché dovrebbero venire. Mi sentivo un po’ timida all’inizio ma se si mantiene un atteggiamento positivo la gente è in realtà aperta e fare una piccola chiacchierata con voi. Anche mettere poster e inviare foto agli altri è stato molto divertente! 

Inoltre c’erano un sacco di persone creative nel nostro gruppo e sono stati invitatә a decorare lo spazio e fare altre creazioni, mentre gli altri facevano ancora giardinaggio e allestimento. I progetti di tuttә sono stati collocati intorno a La Città dell’Utopia durante il festival. Spero che saranno ancora utilizzati in futuro.

 

La festa della zuppa, giornata intensa e bella per tut

La giornata è iniziata alle 8 del mattino, tuttә abbiamo ottenuto i nostri compiti assegnati. Alcuni al bar, al sistema audio, presso la food court… C’era una missione per tuttә. Ma prima di tutto, abbiamo preparato la piazza per ospitare tuttә. È stato davvero utile essere così tanti, l’abbiamo fatto abbastanza velocemente.  Poi è stato il momento per tuttә di essere nella propria posizione per assicurarsi che tutto sia andato come previsto nel programma

Concerti, workshop, pasti fatti a casa, spettacoli acrobatici, zuppe e positività erano all’ordine del giorno! Grazie all’aiuto dei volontarә e degli attivisti coinvolti,  la giornata è stata piena di gioia e buon umore! Questa potrebbe essere solo la mia opinione, ma se non mi credete ho chiesto ad alcunә partecipantә del progetto ESC Volunteering Teams come è stato per loro di essere parte del festival zuppa : 

“Quello che mi è piaciuto di più del festival è come ha costruito il senso della comunità. È stato davvero toccante vedere le persone anziane del quartiere che si godevano le attività con i bambini accanto a loro. Non credo che il fatto che si trattasse di zuppa abbia fatto alcuna differenza significativa. Sento che le persone verrebbero indipendentemente dal tema, perché gli organizzatori si sono assicurati di  farli sentire apprezzati e accolti. Spero continuerà ad essere un luogo vivace che accoglie tuttә.” – Jovana dalla Serbia

“Ho potuto vedere un sacco di Roma e ne sono davvero grata, ma anceh per aver conosciuto persone provenienti da tutta l’Europa. Avevamo tuttә un obiettivo comune e l’atmosfera era davvero “chill”,  Mi sentivo molto a mio agio. A proposito del festival, all’inizio c’erano solo poche persone e ho pensato che fosse a causa del meteo. Alla fine così tante persone sono arrivate insieme e ho apprezzato molto la compagnia di tuttә, anche le persone che ho incontrato durante il mio soggiorno a Roma e che sono venute” – Vivian proveniente dalla Germania 

“L’atmosfera era così bella,  la zuppa combinata con la musica… C’era un sacco di danza e gente felice.” – Malin dalla Svezia

“Buon tempo + bella gente = ricordi incredibili” – Altin dal Kosovo 

Inoltre, per quelli di voi che vogliono un’idea più concreta di come appare il festival, potete guardare l’after-movie realizzato da Vesna, volontaria di lungo termine di La Città dell’Utopia.

Per concludere, mi sento davvero fortunata di aver oartecipato un’altra volta al Festival Internazionale della Zuppa di Roma. Essere parte del team ESC con l’opportunità di condividere questo con tantә altrә volontarә provenienti da tanti paesi d’Europa ha reso ancora più speciale. Questi ricordi mi rimarranno per sempre e spero che sarà lo stesso per i miei nuovә amicә. 

Questo progetto è finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma #EuropeanSolidarityCorps e sostenuto dall’Agenzia Nazionale Giovani.

In partenariato con Servicio Civil Internacional Madrid, Experimentáculo, Associação Volonterski Centar Vojvodine, GAIA Kosovo, SCI Germany, SCI Hellas, Service Civil International France, SCI PeaceWorks Svezia, SIW Internationale e SCI Polonia.

 

Questo articolo è stato scritto da Carole Corbeau

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