Volontariato a lungo termine (LTV): il mio viaggio in Scozia

L’articolo è stato scritto da Fabio Carinci, che da giugno a settembre 2016 ha partecipato a un progetto di volontariato a lungo termine (LTV) in Scozia.

Ciao! Dal 23 giugno al 1° settembre 2016 sono stato in Scozia, vicino Perth (eh sì, ce n’è anche una scozzese, oltre a quella australiana), in un luogo chiamato The Bield at Blackruthven. Venivo da un periodo di disoccupazione parecchio prolungato, cosa che solitamente prosciuga la mia voglia di mandare CV, e avevo ricevuto la segnalazione dell’esistenza dello SCI da un’educatrice presso il Centro Formazione di via San Guisto, a Milano. Con nulla da perdere e la curiosità, accompagnata alla voglia di mettermi in gioco di nuovo, mi son messo in contatto con lo SCI, ed infine sono giunto in Scozia.

Quello che ho notato nei primi giorni è che c’erano delle nuvole fantastiche in cielo, davvero enormi, che rendevano anche il paesaggio più ordinario veramente notevole…anche se quasi sempre lo rendevano piovoso! Gli scozzesi sono tipi educati e gentili, e si aspettano lo stesso anche da noi volontari/visitatori. Se poi vi piace bere liquori, in Scozia se ne trovano davvero un sacco.

Delle aree in cui potevo lavorare (pulizia dello Steading, allevamento nello Smallholding, giardinaggio nel Garden) ho scelto quest’ultimo, comprendendo diverse cose rispetto a questo lavoro, che prima ignoravo. Ho imparato che ogni stagione, oltre ad avere una sua bellezza, richiede anche differenti attività; ad esempio, ha senso rimuovere le piante indesiderate durante l’estate, mentre in inverno è meglio tenere il terreno protetto, attendendo il disgelo.

Ho davvero fatto tanto: ho aiutato George e Mike ad organizzare il Men Rite Of Passage, un rito di passaggio all’età adulta per ragazzi/uomini dai 18 ai 28 anni, spostando decorazioni e pesi e ripulendo alcune aree verdi con la scopa. Ho contribuito a organizzare il matrimonio di Gwen (spostando sedie e rami pitturati di bianco, nonché dando una pulita per terra con l’aspirapolvere) e ho aiutato a pulire, sempre con l’aspirapolvere, quando hanno allestito due mostre artistiche nell’ex-granaio. Ho poi imparato a usare la sega a mano e il trapano (anche se ho rotto una delle estensioni), relativamente alla carpenteria.

Ripensando al giardinaggio, Mike, il mio capo, mi ha fatto davvero sgobbare parecchio. Ho innaffiato piante sul retro del giardino, vicino alla tenuta di Robin e Marianne, e in piscina (e qui ho dovuto imparare ad usare il nebulizzatore per le piante tropicali; praticamente prima le innaffi, poi inumidisci le foglie con questo strumento). Ho poi tolto tantissime erbacce, nonché piante non richieste e troppo prolifere, e ho preparato i terreni dell’orto ad accogliere nuove piante, che andavo a trapiantare di persona. Ho anche aiutato il capo a mettere a dimora delle querce (chissà come saranno tra un po’ di anni!), e ho raccolto diversi tipi di frutta (ribes rosso, ribes nero, lamponi, fragole, uva spina e albicocca).

È stato tutto incredibile, anche se all’inizio mi son trovato leggermente in difficoltà, soprattutto perché scrivo e comprendo molto bene l’inglese, ma senza nessuno con cui esercitarmi faccio un po’ di fatica a parlarlo (ma con qualche film e libro in inglese, e una buona dose di osservazione, si recupera davvero in fretta).

Sono stati cordialissimi e il posto era fatto apposta per perdersi in lunghe camminate in mezzo al bosco, per stare in pace e serenità. Raccomando l’Old Gallows Road, che è un’antica via che si snoda dietro i terreni del The Bield (infatti per raggiungerlo dovevo passare dietro il recinto dove c’erano le capre). Se ci andrete anche voi, ricordate che c’è un altro pezzo della tenuta appena attraversate la strada dall’ingresso principale, e che siete comunque serviti da un bus, il 15, che fa capolinea nelle vicinanze.

Poi la Scozia è strapiena di castelli. L’unico mio rimpianto è di non aver partecipato agli Highland Games, dove avrei potuto conoscere la barbara della mia vita che mi rapiva il cuore, sigh…

Per me è stato importante anche avere un bungalow, tutto per me durante il primo mese, da dover gestire, e un pocket money, che era pur sempre un mini stipendio. Mi son divertito poi ad andare a passeggio per la Scozia, anche in compagnia di Mariana, la volontaria finlandese che è stata con me durante l’ultimo mese di lavoro.

Se tutti i progetti LTV son così belli e pieni di cose da fare e da imparare, non vedo l’ora di farne altri!