Il campo
Un campo in Kosovo, dal 26 agosto al 9 settembre, in collaborazione con l’organizzazione GAIA Kosovo, per l’espressione artistica e il dialogo, con attività di pittura, pulizia, giardinaggio, performance e laboratori creativi.
Cosa fa GAIA Kosovo? ha lavorato con molte comunità in tutto il Kosovo, promuovendo la pace e la giustizia sociale con particolare attenzione alla protezione ambientale. All’epoca della Jugoslavia, la città di Mitrovica era conosciuta come un centro di diverse influenze culturali e riuniva artisti e creativi di diversa provenienza. Oggi l’unica cosa rimasta da quel periodo è un sentimento di nostalgia, poiché le turbolenze politiche degli ultimi trent’anni l’hanno trasformata nella città più povera e con poche opportunità per i suoi cittadini.
L’obiettivo sarà quindi di creare uno spazio per la comunicazione e lo scambio tra diverse comunità, attraverso l’espressione artistica e il dialogo. L’attenzione sarà focalizzata sull’uso delle arti visive per promuovere la pace e la convivenza nello spazio pubblico.
Attività
I/le volontari/e saranno coinvolti in lavori come la pittura di murales, pulizia, giardinaggio, performance, laboratori creativi. Il lavoro non sarà molto impegnativo dal punto di vista fisico ma ci si aspetta una partecipazione attiva e la volontà di imparare.
I/le partecipanti avranno anche l’opportunità di conoscere membri dell’ ass. Sindrome di Down Kosovo (DSK), poiché condivideranno le loro strutture, parteciperanno e creeranno attività insieme.
Parte studio: L‘obiettivo principale è quello di esplorare come le arti visive possono essere coinvolte nella promozione di storie positive e impegnarsi nel dialogo in maniera consapevole. I/le volontari/e saranno invitati a riflettere su come l’ambiente urbano si rapporta al nostro senso di identità, nonché a riflettere su questioni di nazionalità, storia e cultura. La divisione in città non è solo una conseguenza del conflitto, ma anche di lingua, quindi le arti visive in questo contesto si presentano come una forma di mediazione tra le comunità divise. Ci saranno opportunità di lavorare a fianco di artisti e attivisti locali, oltre al Museo della città.
Alloggio
I/le volontari/e dormiranno in delle tende (2-4 persone che condividono una tenda) nel cortile del Down Syndrome Center nella città (sud).
La lingua del campo è l’inglese, .
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