L’esperienza di Laura: volontariato nella comunità di Jøssåsen

Laura, studentessa di vent’anni, ha deciso di trascorrere due settimane in Norvegia, nella comunità di “Camphill Jøssåsen Landsby”, un villaggio che segue la filosofia antroposofica di Steiner. Qui condivide la sua esperienza.

Quattro persone si riuniscono su un pontile di legno in riva a un lago sereno, preparandosi per una nuotata mentre una piccola barca riposa nelle vicinanze.

Il campo di volontariato si è svolto nei pressi del lago di Jøssåsen, in una comunità che ha scelto di vivere secondo la filosofia antroposofica di Steiner, offrendo anche una casa a persone con disabilità. Mi è stata assegnata una deliziosa casetta condivisa con gli altri volontari e ho avuto colazione, pranzo e cena in cambio di qualche ora di lavoro, dalle 8/9 del mattino fino alle 17 circa, con pause ben distribuite. Il lavoro consisteva in attività di manutenzione o rinnovo di edifici già esistenti.

Questo è stato il mio terzo progetto di volontariato internazionale e ciò che mi ha spinto a ripetere l’esperienza è il perfetto equilibrio che questi campi offrono. Permettono di viaggiare in modo economico e al tempo stesso di immergersi nella cultura locale. Inoltre, aggiungono un elemento unico che un viaggio tradizionale non offre: la possibilità di condividerlo con persone sconosciute, spesso di nazionalità diverse. 

Per due settimane o più, ho avuto l’opportunità di scoprire nuovi mondi. Ho scelto il progetto di Jøssåsen perché, facendo delle ricerche, ero incuriosita da questa realtà di vita comunitaria, così distante da ciò che caratterizza il mio quotidiano.

Un giardino sereno al tramonto, con trampolino, altalena, erba verde e aiuole colorate tra alberi ad alto fusto.

Durante l’esperienza, ho imparato che esistono persone che non condividono il modello capitalista che permea la società europea. All’inizio mi ha sorpresa, poi mi ha sollevata scoprire che esiste un’alternativa: una vita più lenta, a misura d’uomo, solidale e condivisa. Indubbiamente più semplice, ma non per questo meno significativo. Alla fine dell’esperienza, però, ho capito che probabilmente non fa per me. Amo la frenesia delle grandi città, ma sapere che c’è un modo per sfuggire, se un giorno ne sentissi il bisogno, è confortante.

Inoltre, ho apprezzato molto l’accoglienza, sotto ogni aspetto. Ho avuto un letto caldo e soffice, pasti locali deliziosi e anche momenti di approfondimento sulla filosofia della comunità. Mi hanno accolto nelle loro assemblee, nelle attività, sia ludiche che lavorative. Sono sempre stati incredibilmente generosi e rispettosi, senza mai essere invadenti o pretenziosi. Inoltre, il villaggio era curato nei minimi dettagli e il lago, con la natura che lo circondava, era meraviglioso.

I giorni liberi sono stati fantastici! Un pomeriggio, dopo il lavoro, il sole splendeva e ho potuto trascorrere del tempo da sola sulle rive del lago, tuffandomi nell’acqua gelida per rinfrescarmi. La calma intorno sembrava magica. Anche i pranzi erano momenti speciali: venivano preparati a turno dai residenti del villaggio ed erano squisiti, ancora più piacevoli perché li condividevamo tutti insieme nella sala principale o in giardino. Abbiamo anche avuto l’opportunità di visitare alcune città vicine e di fare passeggiate nei dintorni.

Sicuramente parteciperò ad altri progetti simili in futuro. Sono grata per questa esperienza e per tutto ciò che mi ha insegnato.

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