Alejandro e Mercedes sono due giovani di Madrid che, dall’inizio del 2025, si sono uniti al Servizio Civile Internazionale per dare una mano in ufficio attraverso il programma European Solidarity Corps. Gli abbiamo chiesto di condividere con noi le loro prime impressioni su questa esperienza. Ecco cosa raccontano.
Alejandro, 23 anni, è laureato in Servizio Sociale l’anno scorso e questo è il suo primo volontariato ESC.
Presentati brevemente.
Mi chiamo Alejandro de la Cruz e sono nato a Cadice, una città nel sud della Spagna, ma vivo a Madrid da quando avevo 14 anni. L’anno scorso mi sono laureato in Servizio Sociale presso l’Università Complutense di Madrid. Ho iniziato gli studi nel 2020 e, da allora, ho avuto l’opportunità di partecipare a diversi progetti di volontariato in settori differenti. Ho collaborato con l’associazione Triángulo de Madrid nel supporto e accompagnamento di persone LGBTQ+, ho partecipato a un progetto per persone con disabilità fisica e intellettiva, che promuove gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Inoltre, nel 2024 ho insegnato spagnolo a migranti provenienti da varie parti del Marocco.
Come hai trovato l’opportunità ESC e qual è stata la tua motivazione per candidarti?
Dopo la laurea, ho deciso di esplorare nuovi luoghi, conoscere culture e storie diverse. Prima, ho partecipato a vari progetti Erasmus+ in Grecia, Polonia, Italia e Germania, dove ho approfondito temi come cittadinanza europea, democrazia, leadership e salute mentale delle persone LGBTQ+.
Durante queste esperienze, ho scoperto le opportunità del Corpo Europeo di Solidarietà. Così ho deciso che il 2025 sarebbe stato il momento ideale per partecipare a un progetto. A settembre e ottobre ho consultato quotidianamente il portale ufficiale dell’ESC e, alla fine di ottobre, ho trovato questa opportunità. Ho inviato la candidatura e, a novembre, ho sostenuto il colloquio. Oggi ho la fortuna di essere qui.
Perché hai scelto questo progetto con una NGO? Perché in Italia?
Quando ho letto la descrizione del progetto, ho capito subito che era quello che volevo fare. Lavorare in un’organizzazione non governativa o fondare una mia ONG è uno dei miei sogni più grandi. E quale posto migliore per formarmi se non nello SCI?
Le attività proposte da questo progetto toccano tutti gli ambiti che mi appassionano. Volevo scoprire anche come funziona una ONG, comprendere le dinamiche operative e scoprire il lavoro che non si vede dall’esterno.
Inoltre, il progetto si svolge a Roma! Avere l’opportunità di vivere in questa città a 23 anni è un’esperienza unica, un’occasione irripetibile.
Cosa supporterai durante il tuo volontariato?
In questo progetto, non ci sono limiti alle possibilità. Durante questi nove mesi, avrò l’occasione di conoscere le attività amministrative dello SCI, gestire richieste di volontari, seguire l’organizzazione di progetti europei e partecipare alla preparazione di formazioni per i workcamps oltre a creare un progetto personale : il teatro inclusivo a La Città dell’Utopia. Inoltre, avrò la possibilità di imparare l’italiano.
A cosa pensi ti aiuterà questa esperienza?
Vivere in un paese diverso a vent’anni è un’opportunità che, se si presenta, va colta al volo. Uscire dalla mia zona di comfort mi aiuterà a crescere a livello personale, a organizzare il mio tempo e a gestire la mia indipendenza in un modo che non sarebbe possibile restando nel mio paese.
Dal punto di vista professionale, lavorare con i tanti esperti in questa organizzazione mi permetterà di apprendere competenze in un ambito che amo profondamente, qualcosa che ha un impatto concreto sul mondo. Con fortuna e lavoro, in futuro potrò dedicarmi a progetti simili a questo, che promuovono opportunità e inclusione da più di un secolo.
Mercedes, 22 anni, è laureata in Relazioni internazionali dall’anno scorso e questo è il suo secondo volontariato ESC.
Presentati brevemente.
Mi chiamo Mercedes de Salvador, ho 22 anni e sono nata a Madrid, in Spagna. L’anno scorso mi sono laureata in Relazioni internazionali presso l’Università Rey Juan Carlos di Madrid. La mia laurea mi ha permesso di esplorare diverse aree delle relazioni internazionali, tra cui il settore non profit, e mi ha motivato a perseguire una carriera in esso.
Ho partecipato a diversi tipi di volontariato. Il più significativo è stato il mio primo ESC a Salonicco, in Grecia, dove ho lavorato alla preparazione e realizzazione di un festival sostenibile e ho sopportato un centro per rifugiati. Inoltre, ho fatto altre attività di volontariato, come aiutare una banca alimentare, distribuire pasti alle persone senza fissa dimora e partecipare ad eventi comunitari. Queste esperienze mi hanno insegnato l’importanza del lavoro di squadra, dell’adattabilità e del contribuire a cause significative.
Come hai trovato l’opportunità ESC e qual è stata la tua motivazione per candidarti?
Ho trovato questa opportunità ESC attraverso la piattaforma del Corpo Europeo di Solidarietà. Dopo aver terminato i miei studi a giugno, volevo dedicare quest’anno al volontariato e acquisire esperienza professionale nel settore non profit. La mia motivazione nasce dal desiderio di lavorare nelle ONG e contribuire al cambiamento positivo, vivendo allo stesso tempo in un paese diverso. Questa opportunità rappresentava il mix perfetto di ciò che cercavo: lavorare con una ONG, supportare una causa significativa e vivere all’estero.
Perché hai scelto questo progetto con una NGO? Perché in Italia?
Ho scelto questo progetto perché è perfettamente in linea con il mio obiettivo a lungo termine di lavorare nel settore non profit. Le attività proposte, come la gestione dei volontari e l’organizzazione di corsi di formazione, offrono un’esperienza preziosa in questo campo.
Oltre all’opportunità di lavorare in questo settore, desideravo imparare l’italiano e conoscere la sua cultura, che condivide alcune somiglianze con quella spagnola. L’Italia mi sembra il luogo ideale per crescere sia professionalmente che personalmente, e mi sento comunque a casa.
Cosa supporterai durante il tuo volontariato?
Durante il mio volontariato, supporterò la gestione dei volontari che vivono in Italia e vogliono partecipare ai campi di lavoro all’estero, oppure degli stranieri che vogliono partecipare a un campo di lavoro in Italia. Inoltre, aiuterò a gestire i corsi di formazione per i volontari interessati a recarsi nei paesi del Sud del mondo. Questo include assistenza con la logistica, la comunicazione e il coordinamento per garantire un processo fluido per tutti i partecipanti.
A cosa pensi ti aiuterà questa esperienza?
Questa esperienza sarà estremamente gratificante sia a livello personale che professionale. A livello personale, lavorare nel settore non profit mi soddisfa, perché mi permette di contribuire a una causa significativa. Vivere all’estero rappresenta un’opportunità per guadagnare indipendenza, conoscere nuove persone e immergermi in una cultura diversa, tutte esperienze che favoriscono la crescita personale.
A livello professionale, questo è un passo essenziale verso il mio obiettivo futuro di lavorare nel settore umanitario. Mi offre un’esperienza pratica nella gestione dei volontari, nella gestione di progetti e nella comunicazione interculturale, tutte competenze fondamentali in questo ambito. Inoltre, imparare una nuova lingua come l’italiano amplierà le mie opportunità nel contesto internazionale del settore non profit.
Vuoi vivere pure te un’esperienza di volontariato a lungo termine attraverso il programma European Solidarity Corps in un altro paese? SCI Italia, in quanto organizzazione di invio di progetti ESC, ti accompagnerà in tutto il percorso. Contattaci via e-mail all’indirizzo esc@sci-italia.it o chiamaci in ufficio dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00, al numero 346 5019990.