Mauro è stato uno dei partecipanti del campo di volontariato svolto a Val Codera (Lombardia) “Resistenza ambientale e valori tradizionali della montagna” a luglio 2022 insieme a l’associazione partner, volontari internazionali e altri amici e amiche del posto.
L’associazione “Amici della Val Codera ONLUS” è impegnata da ormai più di 30 anni nella tutela del patrimonio ambientale della valle e nella promozione di un approccio ecologista e sostenibile. Con questo obiettivo sostengono la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale della valle (tipico esempio di civiltà alpina) a beneficio dei residenti e di un turismo sostenibile che sappia apprezzare le peculiari attrattive del luogo. Le attività si svolgono soprattutto nei dintorni del borgo di Codera, raggiungibile solo a piedi con 2 ore di cammino dal fondovalle.
Il luogo in cui si è effettuato il campo è una valle alpina priva di accesso stradale; il paese di Codera, ove si alloggia, è situato a circa due ore di cammino dalla strada più vicina ed è accessibile solo a piedi lungo un sentiero a gradini (salita cumulata 800 mt); in paese non ci sono negozi; l’unico esercizio pubblico è il Rifugio Osteria Alpina, ove si consumeranno i pasti e presso il quale è possibile acquistare bevande di vario tipo, formaggi locali e altri generi alimentari di prima necessità.
Alcune delle attività che si sono svolte durante il campo sono stata la coltivazione di patate, fagioli, mais e verdure di stagione, la pulizia dei campi e dei sentieri, la ricostruzione di muri di sostegno a secco e la pulizia del bosco dalle piante infestante.
Di seguito, alcune parole sull’esperienza di Mauro:
Ho visitato la Val Codera per la prima volta più di 10 anni fa in occasione di un trek: mi è subito piaciuta per quel cammino da percorrere prima di raggiungerla. Non ci sono infatti comode strade asfaltate e questo seleziona la qualità del turismo che visita questa valle. Da allora mi sono ripromesso di tornarci prima o poi: non è facile perché i luoghi del mondo da visitare sono tantissimi in contrasto con il tempo libero che è sempre troppo poco, ma durante la programmazione delle vacanze estive mi sono imbattuto in un campo di volontariato organizzato dal Servizio Civile Internazionale proprio in Val Codera e mi sono iscritto subito.
Ho sempre pensato che un volontario è privilegiato rispetto a un turista perché ha la fortuna di entrare a contatto con i luoghi e gli abitanti in modo più intenso e prolungato e viene aiutato a vedere i luoghi non con gli occhi da turista ma con quelli degli abitanti del posto! E così è stato anche in questa occasione! Oltre ai volontari del ServizioCivile Internazionale c’erano dei woofer (viaggiatori che lavorano in cambio di vitto e alloggio) e dei volontari storici della Val Codera tutti coordinati da Roberto Giardini che è arrivato in questi borghi 40 anni fa e da allora si è prodigato per mantenere vive queste terre. E’ stato un piacere sentire i suoi racconti sulla valle.
Il lavoro consisteva principalmente nello sfalciare i prati del borgo di Salina, distante una mezz’ora di cammino da Codera. Sicuramente un’attività faticosa, ma il sudore aveva come premio dei gustosi pasti che ci regalavano due abitanti del borgo: Daniela e Paolo. I pizzoccheri condivisi in questa conviviale tavolata tra tutti i volontari ripagavano ampiamente della fatica! E poi c’era il fiume a temprare il gruppo: alla fine della giornata era straordinariamente rigenerante entrare in contatto con quell’acqua gelida che una volta usciti ad asciugarsi al sole regalava un senso di benessere meglio dell’alternanza lago/sauna di un inverno in Lapponia. Per questi motivi l’atmosfera che si è venuta a creare durante il campo è qualcosa di speciale!