Il Servizio Civile Internazionale, in oltre cento anni di storia, si è sempre impegnato a fianco di qualunque parte della popolazione vedesse i propri diritti lesi. La pratica del pacifismo e della nonviolenza, per noi, significa proprio questo: muoversi verso dove è necessario, lavorando a fianco dei popoli e delle comunità oppresse e appoggiando con azioni di solidarietà e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica le loro lotte di liberazione. In questo 28 giugno, ci affianchiamo alle lotte delle persone della comunità LGBTQIA+ che appartengono al nostro staff, al nostro consiglio nazionale, al nostro movimento tutto (attivistə, volontarə, beneficiarə e partner) in segno di protesta e autocelebrazione.
Questa giornata è per noi anche un momento di riflessione critica verso chi tenta di trasformare il Pride Month in un’opportunità economica, riducendo la comunità LGBTQIA+ a un “segmento di marketing” e contro tutte le persone che fanno politica con un piede nelle proteste del pride. Oggi e sempre, non ci dimentichiamo di tutte le persone trans* che sono sempre state nelle prime fila della lotta e grazie alle quali possiamo oggi vantare i diritti di cui godiamo, di tutte le persone queer che vivono sotto regimi di oppressione in tutto il mondo come le persone palestinesi, russe, ugandesi e in tutti gli altri stati in cui appartenere alla comunità è punito per legge.
Rivendichiamo l’importanza di sostenere la comunità LGBTQIA+ come parte integrante della nostra missione di pace e giustizia sociale. Riconosciamo che la lotta per i diritti LGBTQIA+ è una lotta per l’uguaglianza, la dignità e la libertà di essere se stessə, valori che sono al cuore del nostro operato. Per questo, il Pride rappresenta non solo una celebrazione, ma un impegno costante a promuovere e difendere i diritti di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere.
Come affrontiamo questa tematica?
Affrontiamo questa tematica attraverso campi di volontariato internazionale in sostegno alla comunità LGBTQIA+ come il campo in supporto al “Liguria Pride 2019” o lo scambio giovanile “Queer Summer Camp”, un progetto finanziato dal programma Erasmus+ che si terrà a Roma dal 2 al 10 luglio presso “La Città dell’Utopia”. Questo evento vedrà la partecipazione di 25 giovanə provenienti da Italia, Spagna, Irlanda, Grecia e Francia, con l’obiettivo di creare uno spazio sicuro, creativo e di cura reciproca dove lə partecipantə potranno connettersi, scambiare buone pratiche e sviluppare strategie contro la LGBTQIA+fobia.
Le motivazioni del progetto
La comunità LGBTQIA+ è costantemente esposta a una forte LGBTQIA+fobia che causa stress, traumi, isolamento e altre difficoltà. Lə giovani LGBTQIA+ sono particolarmente vulnerabili a queste dinamiche e si trovano costrette anche ad affrontare ulteriori sfide come il rifiuto familiare, la difficoltà a fare amicizia e la discriminazione scolastica. Per questo, c’è bisogno urgente di spazi sicuri dove i giovani LGBTQIA+ possano condividere esperienze, esplorare se stessə attraverso metodi artistici, migliorare le loro capacità di leadership e creare una coscienza comunitaria più forte.
Gli obiettivi di “Queer Summer Camp” includono:
- Creare uno spazio sicuro, creativo e ludico di cura personale e reciproca, dove lə partecipanti possano connettersi e scambiare buone pratiche per affrontare l’LGBTQIA+fobia.
- Sviluppare una comunità in forma di rete o gruppo locale per sviluppare strategie contro l’LGBTQIA+fobia.
- Sensibilizzare sul tema dell’LGBTQIA+fobia e le sue conseguenze attraverso la creazione di una campagna online o un evento finale che presenti la realtà sognata dai giovani LGBTIQ+.