La testimonianza di Eduardo, partecipante durante il primo campo di volontariato in Italia quest’estate!

Dal 10 al 17 luglio 2023 si è tenuto a Roma presso “La Città dell’Utopia” il campo di volontariato “Ascoltare paesaggio, ascoltare il corpo” organizzato dal Servizio Civile Internazionale con 7 partecipanti.Il campo si è svolto attraverso un laboratorio pratico che si propone di sfidare la nostra attenzione sullo spazio esterno e interno che abitiamo costantemente. In questo laboratorio i partecipanti hanno esplorato il corpo e i suoi limiti in relazione allo spazio e al suono.

Se lo spazio che conosciamo e attraversiamo è finito, presenta dei limiti, il suono espande questi limiti e ci connette con altri paesaggi. Attraverso la sperimentazione di come il suono può trasformare le immagini, partiremo per un viaggio: Esistono confini, frontiere? Dove sta la separazione tra noi e la natura? Come l’esposizione al suono cambia la nostra percezione dello spazio? A partire dal nostro rapporto con lo spazio, inteso come partner attivo e privilegiato della creazione, lavoreremo sulla scrittura e sul movimento. Partendo dal movimento ed esercizi di ascolto profondo per espandere la nostra percezione e scoprire quali spazi sono quelli che ci circondano e chi siamo, quali posizioni occupiamo quando ascoltiamo. L’ascolto è un atto politico.

Edoardo, partecipante romano ci racconta la sua esperienza:

Mi chiamo Edoardo Ferrini. Vivo a Roma e sono un insegnante di filosofia.

All’ inizio dell’ estate avevo voglia di partecipare ad un progetto che unisse arte e cooperazione , anche fuori dall’ Italia. E quando mi sono imbattuto nel Co-working “Ascoltare il paesaggio ” mi è piaciuta molto la descrizione , ed ecco perché ho partecipato.

Le giornate sono state intense e creative, all’ insegna di una cooperazione che non e’ mai mancata tra i partecipanti al progetto , l’ insegnante , e l’organizzatrice.

Le attività condivise come i pasti avvengono all’ insegna dello scambio reciproco , grazie al quale per forza di cose ti confronti sul campo con altre culture . Noto che nella Città dell’ Utopia ognuno ha un ruolo e vive attivamente il luogo , mettendo al centro la condivisione e l’aiuto reciproco.

Se dovessi descrivere l’atmosfera generale, e’ di pace. Nel senso che mi sono sentito libero di esprimermi , notando questo sentimento anche negli altri partecipanti. Consiglio vivamente di partecipare a progetti del Servizio Civile Internazionale, ospitati da La Città dell’ Utopia.

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