L’otto marzo il Servizio Civile Internazionale sciopera!
Lo sciopero femminista e transnazionale dell’8 marzo è per il terzo anno di seguito un momento di convergenza di lotte, mobilitazioni e percorsi che a livello globale stanno costruendo alleanze intersezionali capaci di mettere in luce la dimensione strutturale della violenza maschile che attraversa tutti gli spazi produttivi e riproduttivi, sia pubblici che domestici e di cura.
Un movimento che rappresenta ad oggi un’alternativa tanto all’ascesa dei populismi e dei sovranismi di destra quanto alle politiche neoliberiste, razziste e classiste che pur riguardando tutti, sulle donne scaricano in maniera ancora più aggressiva la propria violenza.
Ma non solo. Nell’agenda di questo movimento globale che continua a crescere e ad esigere attivamente una trasformazione radicale della società non mancano percorsi a sostegno di un piano ecologista globale: dal no alle grandi opere inutili e alle devastazioni territoriali, alle lotte affermative di liberazione in Kurdistan e in Chiapas fino alla difesa dell’Amazzonia. Un movimento che ha saputo intrecciare linguaggi, culture e rivendicazioni nel segno della lotta al patriarcato come dispositivo trasversale di assogettamento, disciplinamento e sfruttamento, per l’autodeterminazione di tutte e tutti.
Per la giornata di domani sono previste migliaia di mobilitazioni in tutto il mondo, solo in Italia saranno più di 40 le città in cui il movimento di Non Una di Meno organizzerà presidi, iniziative e mobilitazioni: noi saremo orgogliosamente là, in continuità con il nostro impegno che da oltre 100 anni ci vede coinvolte e coinvolti in progetti internazionali di pace e di lotta alle disuguaglianze sociali.
Incrociamo le braccia e rifiutiamo i ruoli e le gerarchie di genere. Fermiamo la produzione e la riproduzione della società. L’8 marzo noi scioperiamo!