RaccontiamoSCI: Gabriele Cremaschi: “l’importanza di ricordare le proprie esperienze per viverne di nuove”

Marzia, che ha intervistato Gabriele, commenta: Bella la chiacchierata con Gabriele. Tra l’altro abbiamo fatto assieme una formazione a Berzano di Tortona e minicampi sia all’ecovillaggio Montevenere di Maccagno che con Coop Collina Onlus-Baraonde di Voghera. Ho percepito in Gabriele la forte emozione e felicità nel raccontare, attraverso i ricordi, quanto ha vissuto con lo SCI (per esempio durante un campo di volontariato in Tunisia). – Servizio Civile Internazionale Italia 

 

 

Come hai conosciuto lo SCI ? 

Ho conosciuto lo SCI autonomamente, navigando su internet, nel 2014. Ho cominciato a informarmi perchè volevo fare una vacanza studio nei paesi anglosassoni per migliorare l’inglese. Ho visto diversi siti, ma proponevano vacanze e scambi a cifre importanti tra iscrizione e viaggio.

Girando ancora sul web ho poi trovato informazioni su volontariato in Nord Europa, tipo lo SCI e mi sono detto: bella l’idea di conoscere nuove persone e lavorarci assieme. 

Ho svolto il mio primo campo di volontariato nella Repubblica d’Irlanda presso Cork, al Killarney National Park, ed era a tema ambientale (per es. contenere l’espansione dei rododendri). Mi sono trovato bene. E così ho continuato.

 

Perché hai deciso di partecipare ad altri campi SCI e che valore aggiunto hai avuto ? 

La prima volta volevo fare una vacanza studio nei Paesi anglosassoni per migliorare l’inglese appunto e ho deciso di stare in Europa perchè mi sentivo più vicino a casa (anche culturalmente), almeno come prima esperienza, anche per capire come fosse … Ma poi ho acquistato uno spirito diverso, rinnovato, e voglia di fare, di aspettative positive che campo dopo campo crescevano…

Al primo campo è seguito uno in Scozia: anche qui campo di volontariato ambientale / cura degli animali (pulire giacigli ecc) eravamo tre volontari/e essendo un campo aperto ad un massimo di quattro più la coordinatrice (che è la proprietaria della fattoria, Lucy, che ci ospitò in un bellissimo cottage. Molto gentile e ci aveva fatto conoscere la famiglia, ricordo in particolare  la madre molto originale). 

Poi ancora un altro campo di due settimane in Irlanda del Nord presso un centro estivo per bimbi/e e accoglienza per persone con svantaggio sociale. Abbiamo svolto tante attività e visitato Belfast ripercorrendo la sua travagliata storia attraverso i racconti di chi ci abita.

Ho voluto mettermi sempre più in gioco, andando verso altre culture e sono approdato in Marocco: 2018, campo ambientale in un sito archeologico nella capitale, Rabat, posto bellissimo e tenuto benissimo anche molto turistico. L’esperienza dei campi di volontariato continua; stavolta in Tunisia a Chenini, vicino a Gabes, dove abbiamo lavorato alla sistemazione dell’acquedotto comunale. E fu bellissimo perché ho avuto modo di interagire con le persone del posto .. tutti hanno partecipato, volontari/e locali e internazionali e i cittadini, con gioia, entusiasmo, nella semplicità  (cosa che qui in Italia non vedo spesso). Tante attività…da imbiancare a pulire con folle di persone e volontari/e francesi in Servizio Volontario Europeo (SVE). Grandi amicizie! 

Come descriveresti lo SCI ? 

Amicizia e conoscenza senza confini né pregiudizi .. lavorare assieme. 

Per una persona che è fuori dal volontariato o non conosce bene lo SCI, dire “campo di lavoro” magari non suona bene, ma poi scopri che a che fare con il volontariato e lo si vive con uno spirito diverso…persone nuove, sperimentare un’altra lingua. ll primo impatto che si ha con il campo sci è fondamentale, magari c’è il disagio iniziale ma dopo poche ore si diventa come fratelli e sorelle.

 

Se pensi di ri-prendere parte ad attività SCI, quali ti interessano? 

Stavo guardando il Togo, però per me c’è il limite linguistico, perché come lingua del campo è indicato nelle informazioni il francese e non lo so parlare. Africa e Asia mi piacerebbero, purché ci sia come lingua del campo l’inglese se no mi sentirei un pesce fuori d’acqua 🙂 

Probabilmente parteciperò ad altri campi  l’anno prossimo, perché adesso sto studiando e le iscrizioni al momento sono sospese per il Covid (ho chiamato in Segreteria per informazioni). Mentre come mini-campi è possibile anche adesso, posso trovare un fine settimana. Pensavo dei campi con partner con cui non ho ancora lavorato. Marzia mi parlava, ad esempio di Artemista nel pavese, Wild life rescue center a Piacenza, CIQ-Centro Internazionale di Quartiere a Cascina Casottello Milano). 

 

Hai eventuali proposte o suggerimenti per lo SCI ? 

Non saprei, … se non alcuni suggerimenti pratici: cercare di fare delle infosheet il più precise possibili relativamente agli indumenti e protezioni da portare. E magari fare attenzione che tutte le infosheet siano anche in inglese (per il campo in Tunisia, l’ho trovata in francese ad esempio anche se la lingua del campo era inglese).

Per il resto niente di particolare. Anzi ho sempre trovato chi lavora in segreteria molto gentile Un’ultima cosa: sarebbe bello ricevere periodicamente la rivista 100fiori come newsletter.  

 

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