Intervista a José Miguel: Riflessione sul suo progetto a “La Città dell’Utopia”

José Miguel è arrivato alla Città dell’Utopia a marzo come volontario ESC. Sette mesi dopo la nostra prima intervista, ci ritroviamo per capire come sono cambiate le sue prospettive e quali nuove competenze ha acquisito durante il progetto.

José lavora al computer all'aperto, con una tazza e un mouse sul tavolo davanti a lui.

“Fare volontariato alla Città dell’Utopia è stato davvero interessante e mi sta aiutando molto. A volte può essere difficile, ma nel complesso è fantastico. Ho imparato tante cose che non avrei mai potuto apprendere altrove: il lavoro è così vario che ho acquisito competenze diverse, dall’uso avanzato di Canva ed Excel a come servire le birre!

Inoltre, le nostre responsabilità cambiano spesso a seconda del periodo e dei progetti attivi, quindi ci troviamo continuamente davanti a nuove sfide. Ho anche avuto l’opportunità di coordinare un campo di volontariato SCI, un’esperienza molto interessante. A dire il vero, all’inizio pensavo che realizzare progetti sociali fosse più semplice, ma qui ho capito quanto sia complesso organizzarli, promuoverli, concettualizzarli e trovare i fondi necessari. Ho compreso l’importanza del programma ESC per il benessere sociale e il valore di progetti come questi.”

Tra i suoi ricordi preferiti c’è il International Film Festival organizzato nella comunità. “Avevamo un piano di lavoro semplice e ben strutturato. Abbiamo portato registi interessanti da tutto il mondo e, ogni sera, abbiamo guardato film incredibili insieme alla comunità del quartiere.” Parlando dei suoi progressi con l’italiano, sorride e ammette: “Il mio italiano procede ‘piano piano’. Non sono bravo con le lingue, ma sono sorpreso dei miei miglioramenti. Dopo sette mesi riesco a capire quasi tutto, e pensavo che ci sarebbe voluto molto più tempo per arrivare a questo punto.”

A chi sta pensando di fare volontariato con l’ESC, José consiglia: “Tenete la mente aperta e ricordate che ognuno comunica a modo suo: a volte le persone possono sembrare scortesi, ma spesso non è così. Prendete l’iniziativa, portate con voi tanti antizanzare e godetevi ogni momento!”

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