Il progetto European Youth Citizenship at the Mirror, che ha visto coinvolti SCI-Italia, SVI-Mauritius, SCI-Nepal, VSI-Ireland e Nataté-Mexico si è interrogato sul concetto di cittadinanza e sui diritti a essa connessi
5 paesi, 12 volontari, 7 eventi pubblici, 2 seminari, 1 ricerca: sono questi i numeri con cui si chiude il progetto European Youth Citizenship at the Mirror, che ha visto coinvolti SCI-Italia, SVI-Mauritius, SCI-Nepal, VSI-Ireland e Nataté-Mexico in questo 2014.
Un progetto che si interrogava sul concetto di cittadinanza e sui diritti a essa connessi.
Un’esperienza che interroga noi tutt* su quanto la cittadinanza produca meccanismi di inclusione sociale e quanto, dall’altro lato della medaglia, esclude chi non la possiede o chi diviene soggetto della sua strumentalizzazione.
Una ricerca ha visto questo tema declinato attraverso le specificità di ogni paese coinvolto. Casi simbolo di quanto rimanga ancora a un livello puramente astratto, poiché nel reale è ancora un privilegio o un discrimine.
Sei volontarie italiane e irlandesi si sono recate in coppie in Messico, in Nepal e alleMauritius. Allo stesso modo, sei volontari di questi paesi hanno trascorso in gruppi di tre un mese in Italia e in Irlanda.
Lo specchio davanti al quale la cittadinanza è stata posta è quello rappresentato dai volontari coinvolti nel progetto, perché lo scambio e il confronto tra persone e realtà differenti è la ricchezza che permette di metterla continuamente in discussione, ancorandola a una dimensione umana.
Non ci dilungheremo oltre, per saperne di più sui vari paesi e sulle proposte elaborate nell’ambito della ricerca non possiamo altro che invitarvi tutt* a leggere e diffondere l’e-book.